Nel 2024, ci saranno importanti novità per i caregiver e i badanti grazie a una nuova proposta di legge presentata dall’Onorevole Ilenia Malavasi (PD). Questo disegno di legge mira a riconoscere e valorizzare il ruolo dei caregiver familiari, offrendo loro nuove tutele e agevolazioni fiscali. Scopriamo insieme tutti i dettagli di queste nuove misure e cosa significheranno per i lavoratori del settore assistenziale.
Indice dei contenuti
Le richieste dell’ONU e la risposta italiana
La critica dell’ONU
Il 3 ottobre 2022, il Comitato dell’ONU sui diritti delle persone con disabilità ha criticato l’Italia per la mancanza di una protezione giuridica adeguata per i caregiver. L’ONU ha richiesto all’Italia di adottare misure correttive e risarcimenti per le famiglie, evidenziando la necessità di tutelare sia i disabili sia i loro assistenti. Questa richiesta si basa sulla Convenzione ONU sui diritti delle persone con disabilità, ratificata dall’Italia con la Legge 3 marzo 2009, n. 18.
La risposta del governo italiano
In risposta alle critiche dell’ONU, il governo italiano ha introdotto una proposta di legge che mira a offrire nuove tutele per i caregiver. Questo disegno di legge ha ottenuto il parere favorevole di diverse Commissioni parlamentari e sarà discusso in Aula a febbraio 2024.
Le nuove tutele per i caregiver
Abbandono del lavoro e sostegno economico
Uno dei problemi principali che affrontano i caregiver è la necessità di abbandonare il lavoro per dedicarsi completamente all’assistenza del familiare non autosufficiente. La nuova proposta prevede interventi assistenziali ed economici specifici, tra cui la copertura dei contributi figurativi per un periodo congruo e la possibilità di flessibilità orarie sul lavoro per conciliare le esigenze lavorative con quelle di cura.
Riconoscimento formale del ruolo del caregiver
Il riconoscimento formale dei caregiver sarà regolato da un decreto del Ministro del Lavoro e delle Politiche Sociali, in collaborazione con il Ministro della Salute. Questo riconoscimento permetterà ai caregiver di accedere a vari supporti e flessibilità lavorative, facilitando il loro ruolo di cura.
Livelli essenziali delle Prestazioni Sociali (LEPS)
Un decreto del Presidente del Consiglio dei Ministri definirà i Livelli Essenziali delle Prestazioni Sociali (LEPS) per i caregiver. Questi includeranno:
- Interventi di sostegno per emergenze personali o assistenziali
- Interventi di sollievo con operatori socio-sanitari
- Servizi di supporto e assistenza di base
- Percorsi preferenziali nelle strutture sanitarie
- Consulenza e supporto psicologico
- Rilascio di una tessera di riconoscimento per facilitare le pratiche amministrative
Valorizzazione del ruolo di cura
Le Regioni, in collaborazione con i Comuni e le aziende sanitarie locali, adotteranno iniziative per informare i caregiver sui bisogni della persona assistita e sui servizi disponibili. Verranno inoltre promossi programmi di formazione, supporto sociale e gruppi di auto-mutuo aiuto. In particolare, si garantirà:
- Informazioni dettagliate sui bisogni assistenziali della persona curata
- Opportunità formative per sviluppare consapevolezza del ruolo
- Supporto di reti solidali per ridurre l’isolamento sociale
- Consulenze per l’adattamento dell’ambiente domestico
Bonus familiare
Un successivo decreto definirà gli interventi economici per i caregiver non lavoratori, inclusi sostegni economici mensili fino a 516,46 euro per chi assiste un beneficiario dell’indennità di accompagnamento. Questo intervento sarà vincolato alla valutazione dell’ISEE e darà particolare attenzione a chi non svolge alcuna attività lavorativa.
Tutela previdenziale per i lavoratori del settore
I caregiver non lavoratori riceveranno la copertura dei contributi figurativi per un massimo di cinque anni, equiparati a quelli da lavoro domestico, a carico dello Stato. Questi contributi si cumulano con quelli versati per altre attività lavorative. Inoltre, i badanti potranno accedere al pensionamento anticipato senza penalizzazioni, al raggiungimento di 30 anni di contributi, indipendentemente dall’età, oppure al compimento di 60 anni con almeno 20 anni di attività di cura.
Conciliazione tra lavoro e cura
L’esperienza maturata dai caregiver sarà riconosciuta come competenza certificabile e come credito formativo per qualifiche professionali. I lavoratori del settore avranno diritto alla flessibilità oraria e alla priorità nella scelta della sede lavorativa più vicina alla residenza dell’assistito. Saranno inoltre promosse direttive per favorire la conciliazione tra studio e attività di cura.
Agevolazioni fiscali e assicurative per caregiver
Saranno promossi accordi per agevolazioni sui premi assicurativi per i caregiver e le spese sostenute per la cura saranno detraibili al 50%, fino a un massimo di 12.000 euro annui.
Definizione di caregiver familiare
Secondo la rete EUROCARERS, il caregiver familiare è una persona che, in veste non professionale, si prende cura di un familiare, un amico o un vicino di casa malato, fragile o disabile. La proposta di legge definisce il caregiver come chi assiste un familiare o una persona con cui ha una comprovata relazione affettiva, in stato di non autosufficienza. La definizione include anche chi assiste persone riconosciute invalide e titolari di indennità di accompagnamento.
Caregiver e situazione nazionale attuale
Legge 205/2017 e fondo per i caregiver
La Legge 205/2017 ha introdotto una prima definizione di caregiver e istituito un fondo per il riconoscimento del loro valore sociale ed economico. Successivi interventi legislativi hanno modificato e incrementato questo fondo, destinato a coprire interventi a favore dei badanti. Tuttavia, la legge di bilancio 2024 ha abrogato il fondo istituito nel 2021, rendendo necessario trovare nuove risorse per sostenere i caregiver familiari.
Misure previdenziali dedicate ai caregiver
Le misure includono la copertura dei contributi figurativi per un massimo di cinque anni e la possibilità di pensionamento anticipato senza penalizzazioni.
Ape Sociale per i caregiver
L’Ape Sociale è un’indennità di accompagnamento alla pensione riservata a specifiche categorie di lavoratori, tra cui i lavoratori del settore, che consente di uscire dal lavoro a 63 anni con almeno 30 anni di contributi.
Continuità nei permessi retribuiti con la Legge 104
Per “continuità” si intende la necessità di garantire assistenza continua e costante al familiare disabile, beneficiando dei permessi retribuiti previsti dalla Legge 104.
Tempo per sé durante i permessi della Legge 104
È possibile ritagliare del tempo per sé durante la giornata di fruizione di un permesso con la Legge 104, purché l’assistenza al familiare disabile sia garantita.
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