Sardegna e il record di auto vecchie e inquinanti: una sfida per la sostenibilità

La Sardegna è oggi una delle regioni italiane con il parco auto più vecchio e inquinante. Con oltre il 57% delle vetture classificate come Euro4 o inferiori, l’isola si trova di fronte a una difficile transizione verso una mobilità più sostenibile.

La situazione del parco auto in Sardegna

Secondo i dati più recenti, il 57,5% delle auto circolanti in Sardegna appartiene a categorie Euro4 o inferiori. Questo significa che circa 640.000 autovetture dell’isola contribuiscono significativamente all’inquinamento ambientale. Il dato è ancora più allarmante se si considera che il numero complessivo di veicoli in circolazione ha raggiunto quota 1.111.000, con 772.000 veicoli che superano i dieci anni di età.

Alimentazione e tipologie di veicoli

La maggior parte dei veicoli presenti in Sardegna è alimentata a benzina o gasolio, con 510.000 auto a benzina e 538.000 a gasolio. Solo 31.000 veicoli sono ibridi e appena 3.000 sono elettrici, dimostrando un’adozione ancora molto lenta delle tecnologie a basse emissioni.

Crescita delle auto elettriche e ibride

Tuttavia, c’è un lento ma costante incremento dell’interesse verso le alternative ecologiche. Dal 2021, si è verificato un balzo significativo nelle immatricolazioni di veicoli ibridi ed elettrici, passati da 4.077 a circa 34.000 unità. Questo aumento, seppur modesto rispetto al totale del parco auto, rappresenta un primo segnale positivo per il futuro della mobilità sostenibile nell’isola.

Il ruolo di Confartigianato Sardegna

Secondo i rappresentanti di Confartigianato Sardegna, l’isola ha fatto dei piccoli passi avanti verso la sostenibilità, ma l’età media elevata delle auto in circolazione continua a rappresentare un ostacolo importante. Nonostante la crescente domanda di veicoli a basse emissioni, le auto inquinanti dominano ancora le strade sarde. Confartigianato evidenzia la necessità di politiche pubbliche più incisive, mirate a incentivare il ricambio delle auto obsolete con modelli più moderni ed ecologici.

La sfida delle politiche per la mobilità sostenibile

La Sardegna si trova dunque di fronte a una sfida cruciale per il futuro: ridurre le emissioni inquinanti derivanti dai trasporti. Affinché questo avvenga, sono necessarie misure governative che favoriscano il passaggio verso auto più ecologiche, come incentivi per l’acquisto di veicoli elettrici o ibridi e politiche di rottamazione più convenienti.

Le auto elettriche in Sardegna: una lenta adozione

Nonostante i progressi, il numero di auto elettriche sull’isola resta estremamente ridotto, appena 3.000 veicoli rispetto al totale di oltre un milione di vetture. Questo dato dimostra che, nonostante l’aumento delle immatricolazioni, l’adozione di auto elettriche è ancora limitata, soprattutto per via di costi elevati e una rete di infrastrutture di ricarica non ancora pienamente sviluppata.

L’incremento del numero di veicoli circolanti

Un ulteriore aspetto da considerare è l’incremento complessivo dei veicoli circolanti in Sardegna. Negli ultimi due anni, il numero di auto sull’isola è cresciuto da 1.068.000 a 1.111.000 unità, un aumento che aggrava il problema dell’inquinamento, soprattutto considerando che la maggior parte delle vetture in circolazione ha più di dieci anni.

I benefici delle auto elettriche sul lungo periodo

Uno studio condotto da Geotab ha dimostrato che le batterie delle auto elettriche moderne possono durare fino a 20 anni, con un tasso di degrado medio dell’1,8% annuo. Questo dato potrebbe rappresentare un incentivo per coloro che temono la scarsa durata delle batterie, contribuendo a sfatare alcuni miti legati alle auto elettriche. I benefici a lungo termine di questi veicoli, sia in termini economici che ambientali, sono evidenti e potrebbero incoraggiare una maggiore adozione delle tecnologie elettriche.

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