Generazione Alpha: come spende la paghetta tra fast food e fast fashion

La Generazione Alpha, composta dai nati a partire dalla metà del 2010, è la prima a crescere interamente in un contesto digitale. Questa generazione mostra abitudini di consumo molto diverse rispetto ai loro predecessori. Il rapporto annuale condotto da Pixpay ha analizzato più di 500.000 transazioni, eseguite durante l’anno scolastico 2023-2024, fornendo una panoramica interessante su come i ragazzi gestiscono il loro denaro.

Fast food e fast fashion: le principali categorie di spesa

I dati mostrano che la Generazione Alpha investe gran parte della propria paghetta in due settori principali: fast food e fast fashion. Questi due settori assorbono una fetta considerevole delle spese di adolescenti, con McDonald’s e Shein in cima alle classifiche dei brand più popolari.

Le preferenze delle ragazze

Le ragazze sono particolarmente attratte dal mondo della moda. Shein, piattaforma di shopping online di abbigliamento a basso costo, è il brand più acquistato, seguito da McDonald’s e Apple. Completano la top ten brand come Deliveroo, Amazon, Subdued, Tezenis, Uber, Zara e Vinted. La moda, dunque, domina le scelte di consumo delle ragazze, evidenziando una spiccata attenzione per il settore dell’abbigliamento.

Le preferenze dei ragazzi

I ragazzi, invece, sono più orientati verso il gaming e la tecnologia. Tra i loro brand preferiti troviamo Playstation, Apple, Google e Steam Games. Tuttavia, anche il cibo fast food è una parte importante del loro paniere di spesa, con McDonald’s e Burger King tra i marchi più frequentati.

L’importanza del digitale nelle transazioni

Uno degli aspetti più interessanti emersi dall’indagine è l’aumento dell’uso dello smartphone per effettuare pagamenti. Circa il 45% delle transazioni complessive è stato eseguito tramite Apple Pay e Google Pay, con un uso maggiore da parte delle ragazze. Questo fenomeno dimostra come la Generazione Alpha stia diventando sempre più dipendente dalla tecnologia anche per gestire il denaro quotidiano.

I numeri delle transazioni

In Italia, gli adolescenti eseguono in media 4 pagamenti con carta al mese, con una spesa media di 12,25€. Le ragazze tendono a fare più pagamenti tramite smartphone, mentre i ragazzi utilizzano maggiormente la carta fisica. In termini di risparmi, solo l’11% dei ragazzi riesce a mettere da parte qualcosa, con un “tesoretto” medio di circa 96€.

Come i genitori contribuiscono all’educazione finanziaria

Il ruolo dei genitori è fondamentale nel processo di educazione finanziaria dei ragazzi. Secondo il rapporto di Pixpay, il 41% degli adolescenti riceve una paghetta regolare, settimanale o mensile, con una media di 35€ per i più piccoli (10-12 anni) e fino a 125€ al mese per i ragazzi più grandi (17-18 anni), soprattutto nei mesi di giugno, settembre e dicembre.

Le missioni remunerate

Un aspetto interessante è l’introduzione delle “money mission” da parte dei genitori: missioni che prevedono una ricompensa per il completamento di determinati compiti o obiettivi (buoni voti, condotta scolastica, fare pulizie, cucinare). Questo metodo non solo incentiva i ragazzi a essere più responsabili e produttivi, ma li aiuta anche a comprendere il valore del denaro e l’importanza del risparmio.

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