Auto elettriche: Nuove tasse in arrivo? L’esempio della Svizzera

La transizione verso le auto elettriche sta creando nuove sfide per i governi, che devono trovare modi per compensare la perdita di entrate fiscali derivanti dai carburanti tradizionali.

Negli ultimi anni, acquistare un’auto elettrica è stato visto come un modo per risparmiare sui costi del carburante e contribuire alla sostenibilità ambientale. Tuttavia, le cose stanno cambiando. I governi stanno cercando nuovi modi per recuperare le entrate fiscali perse a causa della diminuzione delle vendite di carburanti tradizionali. In questo contesto, la Svizzera offre un esempio significativo di come potrebbero essere introdotte nuove tasse sulle auto elettriche.

Perché le auto elettriche sono diventate popolari?

Benefici economici e ambientali

Le auto elettriche hanno guadagnato popolarità grazie ai loro benefici economici e ambientali. Senza costi di carburante, emissioni ridotte e incentivi governativi, queste vetture rappresentano un’opzione attraente per molti consumatori. Inoltre, l’avvento di infrastrutture di ricarica più diffuse ha reso più facile la transizione verso i veicoli elettrici (EV).

Vantaggi fiscali e incentivi

Molti governi hanno offerto incentivi fiscali per promuovere l’adozione delle auto elettriche. Questi includono sconti sulle tasse di registrazione, esenzioni dall’IVA e bonus per l’acquisto di EV. Tuttavia, con l’aumento delle vendite di auto elettriche, i governi stanno perdendo entrate derivanti dalle tasse sui carburanti tradizionali.

La situazione in Svizzera

Crescita delle auto elettriche

Nel 2024, le auto elettriche rappresentavano il 20,9% del totale delle auto in Svizzera, con oltre 160.000 veicoli elettrici a batteria (BEV) in circolazione. Questa crescita significativa ha comportato un calo delle entrate fiscali derivanti dai carburanti tradizionali. Attualmente, le auto elettriche godono di diversi vantaggi fiscali, ma questa situazione potrebbe presto cambiare.

Proposte di nuove tasse

Il governo svizzero sta considerando diverse opzioni per compensare la perdita di entrate fiscali. Tra le proposte vi sono maggiori tasse sull’energia e la tassazione basata sui chilometri percorsi. Quest’ultima opzione potrebbe richiedere l’installazione di un modulo GPS o un dispositivo simile per monitorare la distanza percorsa dai veicoli.

Tassazione dell’energia elettrica

Una delle proposte più semplici è aumentare la tassazione sull’energia elettrica utilizzata per ricaricare le auto. Tuttavia, l’energia elettrica è già soggetta a tassazione, e una doppia imposizione potrebbe risultare problematica. Inoltre, resta da capire come gestire la situazione degli utenti che ricaricano i propri veicoli a casa utilizzando energia pulita, ad esempio da pannelli fotovoltaici.

Tassazione basata sul peso dell’auto

Un’altra idea in discussione è la tassazione basata sul peso dell’auto. Già alcune città, come Parigi, hanno aumentato i prezzi dei parcheggi per i SUV e le auto pesanti. Milano sta considerando di adottare una misura simile. In Svizzera, questa tassa potrebbe andare oltre i parcheggi e diventare un’imposta annuale o una tantum.

Implicazioni per il futuro

Livellamento dei costi di esercizio

Nel prossimo futuro, i costi di esercizio delle auto elettriche e termiche potrebbero diventare molto simili. Questo significherebbe che non ci sarebbe più una chiara convenienza economica nell’optare per un’auto elettrica rispetto a una termica, a meno che non si disponga di impianti fotovoltaici o altre fonti di energia a basso costo.

Adattamenti delle politiche fiscali

I governi di tutta Europa dovranno adattare le loro politiche fiscali per compensare la perdita di entrate dai carburanti tradizionali. Questo potrebbe includere l’introduzione di nuove tasse sulle auto elettriche, il che renderebbe meno attraente il passaggio a veicoli a emissioni zero.

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