Il bonus barriere architettoniche, attivo fino al 31 dicembre 2025, è stato introdotto per facilitare l’adeguamento delle strutture edilizie alle esigenze delle persone con disabilità, permettendo una detrazione fiscale del 75%. Tuttavia, la fruibilità di questo incentivo nei condomini è oggi gravemente compromessa. Questo articolo esplora le cause di tale problematica e propone possibili soluzioni per garantire l’accessibilità e l’inclusione in tutte le strutture abitative.
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Cos’è il bonus barriere architettoniche?
Il bonus barriere architettoniche è una misura fiscale che permette di detrarre il 75% delle spese sostenute per interventi di eliminazione delle barriere architettoniche. Questi interventi includono la realizzazione di rampe, ascensori, piattaforme elevatrici e l’adeguamento di ingressi e spazi comuni per rendere gli edifici accessibili a tutti.
La situazione attuale nei condomini
Nonostante l’incentivo sia valido fino al 2025, diversi condomini stanno riscontrando difficoltà nell’accesso a questo bonus. La criticità principale risiede nell’impossibilità di usufruire della cessione del credito e dello sconto in fattura, due strumenti essenziali per facilitare l’accesso ai fondi necessari.
Cessione del credito e sconto in fattura
La cessione del credito permette ai contribuenti di cedere il credito fiscale ottenuto a fronte delle spese sostenute a terzi, come banche o fornitori. Lo sconto in fattura consente invece di ottenere uno sconto diretto sull’importo da pagare al fornitore dei lavori, che recupera poi l’importo sotto forma di credito d’imposta. L’abolizione di questi strumenti, decisa con il Decreto Legge 39/2024, ha reso più complicato per i condomini accedere alle risorse necessarie per finanziare i lavori.
Le ripercussioni del Decreto Legge 39/2024
L’assenza della cessione del credito e dello sconto in fattura ha creato un ostacolo significativo per molti condomini italiani, che ospitano un numero crescente di persone con disabilità e anziani. Senza questi strumenti, le famiglie devono anticipare interamente le spese per i lavori, recuperando solo in seguito il 75% sotto forma di detrazione fiscale.
Impatto su anziani e famiglie con basso reddito
La mancanza di liquidità immediata è particolarmente problematica per le famiglie con basso reddito e per gli anziani, che spesso non possono permettersi di anticipare le somme necessarie. Questa situazione rischia di bloccare l’attuazione di molti progetti di adeguamento, vanificando di fatto l’efficacia del bonus.
Costi e sostenibilità degli interventi
Per comprendere meglio la portata del problema, è utile analizzare i costi tipici di un intervento di abbattimento delle barriere architettoniche in un condominio.
Stima dei costi
Consideriamo un condominio composto da 8 unità abitative su tre piani. Gli interventi potrebbero includere:
- Realizzazione di rampe di accesso.
- Installazione di ascensori o piattaforme elevatrici.
- Adeguamento di ingressi e spazi comuni (es. citofoni, cassette della posta, porte).
La stima dei costi per tali interventi si aggira intorno ai 40.000 euro. Di conseguenza, ogni famiglia dovrebbe anticipare circa 5.000 euro per la propria quota, un importo che molte famiglie non sono in grado di sostenere.
Il ruolo dei condomini
La decisione di intraprendere lavori di adeguamento richiede l’approvazione dell’assemblea condominiale. Tuttavia, le difficoltà finanziarie rendono spesso impossibile raggiungere un accordo unanime, soprattutto quando la maggioranza dei condomini non è direttamente interessata dai benefici degli interventi.
Proposte per migliorare l’accessibilità
Per evitare che il bonus barriere architettoniche diventi inaccessibile nei condomini, è necessario considerare alcune soluzioni pratiche.
Ripristino della cessione del credito e dello sconto in fattura
La prima proposta riguarda il ripristino della cessione del credito e dello sconto in fattura, almeno per i lavori di abbattimento delle barriere architettoniche. Questi strumenti finanziari sono fondamentali per permettere a tutti i condomini, indipendentemente dalla loro capacità finanziaria, di accedere al bonus.
Fondi di solidarietà
Un’altra soluzione potrebbe essere la creazione di fondi di solidarietà a livello comunale o regionale, destinati a sostenere economicamente i condomini che devono affrontare interventi di adeguamento. Questi fondi potrebbero essere alimentati da contributi pubblici e privati e gestiti da enti locali.
Incentivi per le banche
Le banche potrebbero essere incentivate a offrire prestiti agevolati ai condomini per finanziare i lavori di abbattimento delle barriere architettoniche, con tassi di interesse ridotti e condizioni di rimborso flessibili. Tali prestiti, garantiti da enti pubblici, permetterebbero di superare l’ostacolo della mancanza di liquidità immediata.
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