Il Decreto Salva-casa, promosso dal vicepremier Matteo Salvini, è ormai vicino al voto finale in Senato dopo l’approvazione della Camera. Il testo, originariamente concepito per risolvere piccole difformità edilizie, è stato ampliato durante l’iter parlamentare includendo una serie di importanti novità. Tra i punti salienti figurano la regolarizzazione delle opere in variante realizzate prima del 1977, nuovi criteri per i miniappartamenti e una tolleranza costruttiva del 6% per le unità inferiori ai 60 metri quadrati.
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Dl Salva-casa: l’obiettivo e le novità principali
L’obiettivo principale del Decreto Salva-casa è quello di semplificare il carico burocratico per i cittadini che affrontano interventi edilizi. Durante il suo iter parlamentare, il testo ha incorporato ulteriori modifiche, ampliando le possibilità di sanatoria.
Le varianti edilizie ante 1977
Prima del 1977, non era possibile regolarizzare le varianti realizzate durante la costruzione. Con il nuovo decreto, sarà sufficiente dimostrare la data dell’intervento tramite un professionista e pagare la sanzione prevista per l’accertamento di conformità.
Procedura preferenziale per l’abitabilità
Il decreto introduce una procedura più rapida per chi ha ottenuto l’abitabilità del proprio immobile senza contestazioni dal Comune. In questi casi, verrà applicata la regola delle tolleranze costruttive, anch’esse riviste.
Nuove tolleranze costruttive
Tolleranze per unità immobiliari inferiori a 60 metri quadrati
Il nuovo testo porta la tolleranza costruttiva al 6% per le unità immobiliari sotto i 60 metri quadrati. Questo cambiamento è stato introdotto durante l’esame in Commissione Ambiente della Camera.
Tolleranze per altre unità immobiliari
Le altre tolleranze rimangono immutate per gli interventi realizzati entro il 24 maggio, giorno dell’entrata in vigore del provvedimento:
- 2% delle misure previste dal titolo abilitativo per le unità oltre i 500 metri quadrati;
- 3% per le unità tra i 300 e i 500 metri quadrati;
- 4% per le unità tra i 100 e i 300 metri quadrati;
- 5% per le unità tra i 60 e i 100 metri quadrati.
Miniappartamenti: nuove regolamentazioni
La tolleranza costruttiva al 6% si applica anche ai miniappartamenti. Inoltre, sono stati introdotti nuovi criteri di abitabilità:
- L’altezza minima dell’immobile scende da 2,70 a 2,40 metri.
- La metratura del monolocale passa da 28 a 20 metri quadrati.
- La metratura del bilocale scende da 38 a 28 metri quadrati.
Questi nuovi parametri di abitabilità sono subordinati alla presentazione di un progetto che garantisca il miglioramento della salubrità.
Sanatoria per variazioni essenziali
Una delle principali novità introdotte dal decreto è la possibilità di sanare le “variazioni essenziali” tramite la doppia conformità semplificata, come gli aumenti di cubatura. Sarà necessario dimostrare il rispetto delle norme edilizie al momento della realizzazione dell’opera e delle norme urbanistiche attuali.
Sanzioni previste
Il decreto prevede un alleggerimento delle sanzioni, che varieranno a seconda dei casi:
- Il doppio del contributo di costruzione.
- Il doppio dell’aumento di valore dell’immobile, fino a un massimo di 10.000 euro.
Stato legittimo dell’immobile
Il testo del decreto ha subito modifiche anche riguardo al capitolo sullo stato legittimo dell’immobile. La nuova versione precisa che per il rilascio del titolo, l’amministrazione deve verificare esplicitamente le legittimità pregresse.
Interventi in edilizia libera
Vetrate panoramiche amovibili (Vepa)
Il decreto chiarisce che le modifiche senza permessi sono ammesse per le vetrate panoramiche amovibili installate in logge all’interno di edifici e porticati, purché non chiudano spazi ad uso pubblico.
Pergole bioclimatiche e protezioni dagli agenti atmosferici
Nel contesto dell’edilizia libera, rientrano anche opere realizzate a protezione dagli agenti atmosferici, come le tende da sole e le pergole bioclimatiche, che sono strutture orientabili.
Tolleranze esecutive per interventi prima del 24 maggio
Il decreto prevede tolleranze esecutive per gli interventi realizzati prima del 24 maggio, tra cui:
- Minore dimensionamento dell’edificio.
- Mancata realizzazione di elementi architettonici non strutturali.
- Irregolarità esecutive di muri esterni ed interni.
- Diversa ubicazione delle aperture interne.
- Difforme esecuzione di opere di manutenzione ordinaria.
- Errori progettuali corretti in cantiere.
- Errori materiali di rappresentazione progettuale delle opere.
Esclusione della norma “Salva-Milano”
Il Decreto Salva-casa non includerà la norma “Salva-Milano”, che mirava a sanare diverse costruzioni milanesi non conformi alla normativa vigente. Questa proposta è stata annunciata dal vicepremier Salvini ma non è stata inclusa nel testo finale.
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