Ecobonus e bonus mobili addio: perché il 2025 sarà l’anno nero delle agevolazioni

ecobonus bonus mobili

Il 2025 sarà un anno decisivo per i bonus edilizi. Per ridurre la spesa pubblica, il governo pensa ad un ridimensionamento quasi totale che andrà a modificare l’assetto delle detrazioni fiscali. Quindi, a partire da gennaio 2025, ristrutturare la prima o la seconda casa sarà meno conveniente.

Le agevolazioni a rischio sono diverse: Ecobonus e bonus mobili addio per sempre? In molti si domandano quali sono i bonus cancellati dal 2025 e quanto tempo c’è ancora per eseguire interventi di ristrutturazione ed efficientamento energetico in modo agevolato. Ecco quali sono, per il momento, i bonus che il governo intende eliminare a partire dal prossimo anno:

  • l’ecobonus al 75%
  • il sismabonus fino all’85%
  • il bonus verde al 36%
  • il bonus mobili al 50%

Resta ancora in vigore il Superbonus, ma fortemente ridimensionato rispetto alla sua versione originale, si passa dal 70% al 65% limitatamente ai lavori in ambito condominiale approvati entro il 17 febbraio 2023, a patto che le spese documentante siano antecedenti al 29 marzo 2024.

Ecobonus addio? Cosa succede dal 1° gennaio 2025

Come anticipato, l’Ecobonus è tra le agevolazioni fiscali che spariranno nel 2025. Ad oggi con l’Ecobonus si può detrarre il 65% della spesa per i nuovi impianti di riscaldamento in 10 anni all’interno della Dichiarazione dei redditi. Questo non sarà più possibile a partire dal 1° gennaio 2025.

Ciò non vuol dire che non ci saranno altre agevolazioni fiscali per l’efficientamento energetico della casa e i sistemi di riscaldamento/raffreddamento con alte prestazioni. In particolare resta la possibilità di ottenere il Conto termico del GSE.

Il Conto termico permette di avere un rimborso immediato del 65% di quanto speso per sostituire vecchi pianti con impianti nuovi che garantiscono il risparmio energetico. Questa misura è alternativa alle detrazioni fiscali e, a differenza dell’Ecobonus, consiste in un rimborso immediato (mentre con i bonus tradizionale c’è bisogno di un lasso temporale di 10 anni).

Stop al bonus mobili

Altra misura nel “mirino” del governo e che quasi certamente non sarà prorogata nel 2025 è il bonus mobili. Questa agevolazione consiste nella detrazione fiscale del 50% sul tetto massimo di spesa di 5.000 euro, vuol dire che si possono recuperare nella misura massimo fino a 2.500 euro in 10 anni.

Nel corso degli anni il bonus mobili è stato ridimensionato più volte, con l’abbassamento del tetto massimo di spesa consentivo. Nel nuovo anno però potrebbe esserci l’eliminazione definitiva. S

tesso destino per il bonus decoder tv, l’agevolazione per l’acquisto di televisori e decoder, anche in questo caso la cancellazione è quasi certa.

I bonus casa ridimensionati nel 2025

Oltre al bonus mobili ed elettrodomestici e al bonus mobili, nel 2025 sparisce anche il bonus verde. Invece alcune agevolazioni fiscali che, pur confermate, subiranno un drastico ridimensionamento.

Il governo intende rendere meno vantaggioso dal punto di vista fiscale ristrutturare la propria abitazione. Il bonus Ristrutturazione passa dal 50% sul tetto massimo di spesa di 96.000 euro attualmente previsto, al 36% su 48.000 euro.

Il Superbonus invece scede dal 70% al 65% (limitatamente ai lavori condominiali) mentre sono “a rischio” e potrebbero essere ridimensionati:

  • il bonus mamme con due figli
  • il bonus psicologo
  • il bonus bollette
  • la Carta acquisti e la Carta dedicata a te
  • il bonus animali domestici

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