Aria condizionata in auto: quando rischi una multa salata

Le condizioni in cui si rischia una contravvenzione, le normative del Codice della Strada e i casi specifici in cui sono state comminate multe per l'uso scorretto dell'aria condizionata.

L’estate è alle porte e molti di noi cercano refrigerio dall’afa utilizzando l’aria condizionata, sia in casa che in auto. Tuttavia, pochi sanno che l’uso improprio dell’aria condizionata in auto può portare a multe salate.

L’importanza delle norme sul condizionatore in auto

Secondo il Codice della Strada italiano, precisamente la norma 157 comma 7 bis del titolo V, è vietato mantenere il motore acceso durante la sosta al solo scopo di utilizzare l’aria condizionata. Questa norma, introdotta nel 2007 e successivamente aggiornata, mira a ridurre le emissioni di CO2 e l’impatto ambientale dei veicoli.

Le sanzioni per chi viola questa norma variano da un minimo di 223 euro a un massimo di 444 euro. È quindi essenziale essere consapevoli di queste regole, soprattutto durante i mesi estivi, per evitare sanzioni pesanti.

Sosta, fermata e arresto: le differenze fondamentali

Per comprendere appieno quando si rischia una multa, è cruciale distinguere tra sosta, fermata e arresto. Ecco le definizioni secondo il Codice della Strada:

  • Sosta: La sosta può essere regolare o di emergenza. La sosta regolare implica la sospensione della marcia con la possibilità per il conducente di allontanarsi dal veicolo. La sosta di emergenza, invece, avviene per malfunzionamento del veicolo o per un malore del conducente o di un passeggero.
  • Fermata: La fermata è una sospensione breve della marcia, anche in luoghi dove non è consentito fermarsi, per consentire la salita o la discesa dei passeggeri. Il conducente deve essere pronto a riprendere la marcia immediatamente.
  • Arresto: L’arresto si verifica per esigenze di circolazione, come ad esempio a un semaforo o in un ingorgo.

La multa per l’uso dell’aria condizionata con motore acceso scatta solo nel caso di sosta regolare, dove il conducente ha la possibilità di allontanarsi dal veicolo.

I motivi dietro la norma

La norma che vieta di mantenere il motore acceso per utilizzare l’aria condizionata durante la sosta è stata introdotta per diverse ragioni ambientali e di salute pubblica:

  1. Riduzione delle Emissioni di CO2: I veicoli con motore acceso emettono una quantità significativa di anidride carbonica, contribuendo all’inquinamento atmosferico.
  2. Risparmio Energetico: Spegnere il motore durante le soste contribuisce a ridurre il consumo di carburante.
  3. Salute Pubblica: Ridurre le emissioni di scarico in luoghi pubblici e affollati è fondamentale per migliorare la qualità dell’aria e ridurre le malattie respiratorie.

Quando e dove si rischia la multa

È importante sapere che il rischio di multa non riguarda solo le aree urbane densamente popolate. Anche nei piccoli centri e nelle aree rurali, le forze dell’ordine possono applicare questa norma. La casistica più comune riguarda le situazioni in cui il conducente si ferma per fare una telefonata, mangiare un panino o semplicemente aspettare qualcuno mantenendo il motore e l’aria condizionata accesi.

Esempi di multe: il caso di Como

Un caso emblematico risale al 2015 a Como, dove un uomo è stato multato con una contravvenzione di 218 euro per aver mantenuto il motore acceso durante una sosta per effettuare alcune telefonate. Questo esempio dimostra che la normativa viene applicata in modo rigoroso e che non si tratta solo di un rischio teorico.

Come evitare la multa

Per evitare di incorrere in multe salate, è sufficiente seguire alcune semplici regole:

  1. Spegnere il Motore in Sosta: Se devi fermarti per un periodo prolungato, spegni il motore e l’aria condizionata.
  2. Utilizzare Aree di Sosta Appropriate: Cerca di fermarti in aree designati dove è possibile spegnere il motore senza creare disagio.
  3. Essere Consapevoli delle Normative: Mantieniti aggiornato sulle leggi locali relative all’uso dell’aria condizionata e del motore in sosta.

Leggi anche: Multa salata con auto in sosta e motore acceso: ecco quando scatta e cosa si rischia

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