Il Decreto Mimit dell’8 agosto 2024 ha introdotto il Voucher 3I, un incentivo fondamentale per le startup innovative e le microimprese italiane che vogliono proteggere le proprie invenzioni industriali. Pubblicato in Gazzetta Ufficiale il 4 settembre, questo decreto attuativo fornisce una spinta al settore dell’innovazione, offrendo servizi di consulenza per la brevettazione a costi ridotti.
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Che cos’è il Voucher 3I
Il Voucher 3I è uno strumento promosso dal Ministero delle Imprese e del Made in Italy (Mimit) per incentivare la crescita delle startup e delle microimprese italiane. Attraverso questo voucher, le aziende possono accedere a servizi specializzati che le aiutano a proteggere le proprie innovazioni tramite la brevettazione. L’obiettivo principale è rendere più semplice e meno costoso per le piccole imprese ottenere consulenza professionale in proprietà industriale.
Finalità del Voucher 3I
Il Voucher 3I mira a sostenere l’innovazione nel panorama imprenditoriale italiano. Il Ministro Adolfo Urso ha sottolineato che questa misura è un passo cruciale per mantenere il Made in Italy competitivo nei settori ad alto contenuto tecnologico. L’incentivo vuole ridurre i costi legati alla protezione delle invenzioni industriali, offrendo consulenze di esperti in proprietà intellettuale, rendendo così accessibili servizi di alta qualità a realtà aziendali più piccole.
Perché è importante la brevettazione
Brevettare un’invenzione è fondamentale per proteggere le idee e garantire che nessuno possa sfruttare commercialmente le innovazioni altrui senza permesso. Tuttavia, i costi legati a questo processo sono spesso proibitivi per le piccole imprese, in particolare per quelle che operano nei settori tecnologici o industriali. Il Voucher 3I rappresenta una soluzione concreta, facilitando l’accesso ai servizi legali necessari per la protezione delle invenzioni.
Destinatari del Voucher 3I
I destinatari del Voucher 3I sono principalmente startup innovative e microimprese italiane che operano in settori ad alto contenuto tecnologico o industriale. Queste realtà, che spesso dispongono di risorse limitate, necessitano di un supporto per proteggere le loro invenzioni e competere nel mercato globale. Il voucher permette a queste aziende di accedere a consulenze professionali per brevettare le loro invenzioni, abbattendo così i costi legati a tali processi.
Quali servizi copre il Voucher 3I?
Il Voucher 3I finanzia diversi tipi di servizi professionali, specificamente legati al processo di brevettazione. Tra i principali servizi finanziabili ci sono:
- Verifica della brevettabilità dell’invenzione: Questo passaggio prevede un’analisi di anteriorità, ossia una verifica che l’invenzione non sia già stata brevettata da altri.
- Redazione e deposito della domanda di brevetto presso l’Ufficio Italiano Brevetti e Marchi (UIBM): La consulenza copre la stesura della documentazione necessaria per il deposito della domanda di brevetto.
- Deposito internazionale della domanda di brevetto: Quando si vuole estendere la protezione del brevetto a livello internazionale, il voucher copre anche i costi relativi al deposito internazionale della domanda.
Grazie a questi servizi, le microimprese e le startup italiane possono proteggere le proprie idee innovative non solo sul mercato nazionale, ma anche a livello globale, aumentando così le opportunità di crescita.
Importi e fondi stanziati per il Voucher 3I
Il decreto Mimit ha stanziato un fondo di 9 milioni di euro per il biennio 2023-2024, destinato a finanziare i servizi previsti dal Voucher 3I. L’importo del contributo varia a seconda del tipo di servizio richiesto:
- 1.000 euro + IVA per la verifica della brevettabilità dell’invenzione.
- 3.000 euro + IVA per la redazione e il deposito della domanda di brevetto.
- 4.000 euro + IVA per il deposito internazionale della domanda di brevetto.
Regime “de minimis”
Il Voucher 3I è concesso sotto il regime “de minimis”, un regime di aiuti di stato che prevede un limite massimo di aiuti che una singola impresa può ricevere in un periodo di tre anni. Questo significa che un’azienda non può ricevere più di una determinata somma complessiva di aiuti nel corso di un triennio, come stabilito dalla normativa europea.
Modalità di accesso al Voucher 3I
La gestione del Voucher 3I è stata affidata a Invitalia, l’agenzia nazionale per lo sviluppo, che avrà il compito di raccogliere e valutare le domande. Le modalità e i termini di presentazione delle richieste di accesso al voucher verranno definiti con un decreto direttoriale successivo.
Come presentare la domanda
Le imprese interessate potranno presentare la domanda attraverso il portale di Invitalia, seguendo le istruzioni che verranno fornite nei prossimi mesi. Una volta pubblicato il decreto attuativo con i termini e le scadenze, sarà possibile compilare la richiesta e accedere al contributo in maniera agevole e rapida.
Impatto del Voucher 3I sul settore dell’innovazione
L’introduzione del Voucher 3I ha un impatto significativo sul settore delle startup e delle microimprese innovative in Italia. Favorendo l’accesso a servizi legali e di consulenza, il voucher contribuisce a incentivare lo sviluppo di nuove tecnologie e prodotti, aumentando la competitività delle imprese italiane a livello internazionale.
Innovazione e proprietà intellettuale
In un contesto economico sempre più orientato all’innovazione e alla digitalizzazione, la protezione della proprietà intellettuale è diventata un aspetto fondamentale per il successo aziendale. La brevettazione di nuove idee e invenzioni permette alle imprese di consolidare il proprio vantaggio competitivo, proteggendo le loro scoperte da imitazioni o utilizzi non autorizzati. Il Voucher 3I rappresenta quindi uno strumento essenziale per quelle imprese che vogliono difendere le proprie innovazioni sul mercato.
Competitività globale
La possibilità di brevettare non solo a livello nazionale ma anche internazionale consente alle startup e microimprese di competere su scala globale. Grazie al Voucher 3I, le aziende italiane possono espandere la protezione delle loro invenzioni, tutelandosi in mercati esteri e aumentando così le loro opportunità di crescita. Questa misura rafforza quindi la competitività delle imprese italiane, permettendo loro di difendere il Made in Italy anche a livello globale.