Il mese di dicembre porta con sé non solo l’attesa tredicesima mensilità ma anche una serie di bonus, aumenti e agevolazioni che influenzeranno positivamente la busta paga dei lavoratori, sia del settore pubblico che privato. Dall’incremento della produttività alle maggiorazioni per i giorni festivi, passando per gli sgravi contributivi e l’anticipo delle indennità di vacanza contrattuale per i dipendenti pubblici, scopriamo cosa cambierà e a chi spetteranno questi vantaggi.
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Bonus e aumenti a dicembre 2023: cosa aspettarsi
Il mese di dicembre è caratterizzato da una serie di benefici che si aggiungono alla tredicesima mensilità. Tra i più significativi, vi sono i premi di produttività, legati ai risultati raggiunti durante l’anno. In particolare, i datori di lavoro possono erogare premi di produzione tassati al 5% anziché al 10% se non superano i 3.000 euro lordi. Agevolazioni simili si applicano anche ai “fringe benefit,” come il rimborso delle bollette di luce e gas, detassati fino a 3.000 euro per i lavoratori con figli a carico.
Sgravi contributivi e tredicesima
Una novità importante riguarda gli sgravi contributivi introdotti da luglio 2023. Questi sgravi riducono la quota di contributi a carico del lavoratore, garantendo un aumento netto dello stipendio. Ad esempio, per stipendi lordi fino a 1.923 euro mensili nel settore privato, lo sgravio fiscale riduce la percentuale dal 9,19% al 2,19%. Tale agevolazione si estende anche alla tredicesima, seppur in misura ridotta, contribuendo ad aumentare il reddito netto dei lavoratori.
Giorni festivi e maggiorazioni
L’8, il 25 e il 26 dicembre cadono in giorni infrasettimanali nel 2023, permettendo ai lavoratori di godere di un giorno di riposo retribuito. Coloro che lavorano in questi giorni festivi hanno diritto a una maggiorazione, come previsto dai contratti collettivi. Una buona notizia per chi dedica il proprio tempo alle festività.
Bonus per i dipendenti pubblici
Il bonus più consistente in arrivo a dicembre 2023 riguarda i dipendenti pubblici con contratto a tempo indeterminato. L’indennità di vacanza contrattuale, prevista per il periodo tra la scadenza e il rinnovo di un contratto collettivo, subirà un incremento significativo. Questo aumento, pari al 2,85% mancante su tutte le 13 retribuzioni percepite nell’anno, si tradurrà in un assegno una tantum che contribuirà a migliorare il reddito dei dipendenti pubblici.
In sintesi, dicembre 2023 si presenta come un mese di vantaggi finanziari per i lavoratori, con bonus, aumenti e agevolazioni che renderanno la fine dell’anno ancora più gratificante dal punto di vista economico. È fondamentale tenere presente le diverse tipologie di incentivi e verificare come questi influenzeranno la propria busta paga in base al settore di impiego.