Aprire porte e finestre nei muri: requisiti e permessi necessari

Aprire porte e finestre nei muri può sembrare un intervento banale, ma è essenziale rispettare le normative edilizie per evitare sanzioni e problemi strutturali.

La ristrutturazione di un appartamento spesso comporta modifiche alla disposizione degli spazi interni, come aprire porte o finestre in nuovi punti dei muri. Questi interventi, pur essendo comuni, richiedono attenzione per rispettare le normative edilizie e garantire la sicurezza strutturale. Vediamo cosa bisogna sapere per eseguire questi lavori in sicurezza e secondo le leggi vigenti.

Quando è possibile aprire una nuova porta o finestra?

L’apertura di un nuovo varco in un muro può servire a migliorare la funzionalità di uno spazio, come unire due stanze, collegare una camera da letto al bagno o aprire la cucina sul soggiorno. In altri casi, può essere utile per installare una finestra o una porta-finestra che affaccia su un balcone o terrazzo. Tuttavia, prima di procedere, è importante comprendere la natura del muro interessato dall’intervento, poiché esistono differenze significative tra i muri portanti e quelli non portanti.

Muri portanti e non portanti: cosa cambia?

La distinzione principale da fare riguarda il tipo di muro. I muri portanti sono essenziali per la struttura dell’edificio, poiché sostengono i pesi provenienti dai piani superiori e dal tetto. Invece, i muri non portanti hanno una funzione divisoria e non contribuiscono alla stabilità dell’edificio.

  • Muro portante: L’apertura in un muro portante è un intervento delicato che richiede una valutazione tecnica accurata per evitare di compromettere la sicurezza strutturale. In particolare, bisogna garantire che il muro non perda la sua rigidità e capacità di sostegno. La normativa italiana (D.M. Infrastrutture del 17/01/2018) stabilisce che, se la resistenza del muro diminuisce oltre il 15%, è necessario rinforzare l’apertura con una cerchiatura, solitamente in acciaio, per mantenere la stabilità dell’edificio.
  • Muro non portante: L’apertura di un varco in un muro non portante, come una tramezza, è un intervento più semplice e non influisce sulla stabilità dell’edificio. Tuttavia, è comunque necessario affidarsi a un professionista per gestire correttamente la pratica edilizia e garantire che l’intervento sia conforme alle normative.

Quali permessi sono necessari per aprire porte e finestre nei muri?

Indipendentemente dal tipo di muro, per aprire una nuova porta o finestra è necessario ottenere autorizzazioni edilizie, che variano in base alla natura dell’intervento.

  • SCIA (Segnalazione certificata di inizio attività): Questa pratica edilizia è richiesta quando si interviene su un muro portante. Oltre alla SCIA, sarà necessario depositare un progetto strutturale presso il Genio Civile per garantire che l’intervento rispetti le norme di sicurezza.
  • CILA (Comunicazione di inizio lavori asseverata): Se si interviene su un muro non portante, è sufficiente presentare una CILA presso il Comune. In questo caso, non è richiesto il deposito di un progetto strutturale, poiché non vi sono impatti sulla stabilità dell’edificio.
  • Permesso di costruire: Se si apre una finestra o una porta-finestra su un muro perimetrale dell’edificio, l’intervento modifica il prospetto e, in questo caso, SCIA e CILA non bastano. Sarà necessario richiedere il Permesso di costruire.

Sanzioni per lavori non autorizzati

Effettuare un’apertura senza una pratica edilizia regolare può comportare sanzioni amministrative e, in casi più gravi, la rimozione dell’opera. In caso di vendita dell’immobile, inoltre, le modifiche non dichiarate possono compromettere la validità della documentazione catastale, risultando in problemi legali e ostacoli nella concessione di mutui.

Apertura di una porta: cosa considerare per il pavimento

Quando si apre una nuova porta interna, può emergere il problema della finitura a pavimento. Le nuove aperture potrebbero richiedere il ripristino della pavimentazione nella zona interessata, con interventi di rifinitura che includano l’utilizzo di materiali coordinati o soluzioni alternative per evitare discontinuità visive.

Come gestire le aperture in caso di ristrutturazione

In fase di ristrutturazione, può capitare di voler spostare una porta interna o ingrandire un’apertura esistente. Questo tipo di intervento è utile per ottimizzare gli spazi o migliorare la funzionalità degli ambienti. Anche se a prima vista può sembrare un lavoro semplice, è fondamentale affidarsi a un professionista per valutare l’impatto dell’intervento e assicurarsi che vengano seguite le corrette procedure edilizie.

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