Negli ultimi anni, l’incremento dei prezzi delle polizze assicurative per autoveicoli ha colpito duramente i conducenti italiani. Secondo dati ufficiali forniti dall’Ivass, l’Istituto per la vigilanza sulle assicurazioni, a gennaio 2024 il prezzo medio nazionale della Responsabilità Civile Auto (RC Auto) è aumentato del 7,5% rispetto allo stesso periodo dell’anno precedente, raggiungendo una tariffa media di 389 euro. Questo segna un’inversione di tendenza rispetto a qualche anno fa, quando i prezzi tendevano a diminuire, toccando circa 350 euro all’inizio del 2022. Ma cosa ha portato a questa brusca accelerazione dei costi assicurativi?
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Cause dell’aumento dei prezzi
Mentre l’Ivass non fornisce analisi specifiche sulle cause di questi rialzi, è possibile individuare diversi fattori che potrebbero aver contribuito a tale aumento. Innanzitutto, l’aumento dell’inflazione registrato nei mesi precedenti potrebbe aver giocato un ruolo significativo. Inoltre, la frequenza degli incidenti stradali, definita dal numero di sinistri ogni 100 auto circolanti, è passata dal 3,1% nel 2021 al 3,34% nel 2023. Questo maggior rischio si traduce direttamente in un incremento dei costi delle polizze, poiché le compagnie assicurative devono compensare le perdite derivanti dai sinistri.
Impatto sulla classe di merito
Non sono solo i conducenti con un passato assicurativo macchiato da incidenti a subire gli aumenti dei premi assicurativi. Anche coloro che vantano un curriculum impeccabile, come gli automobilisti in prima classe di merito, non sono immuni da questi rincari. Tuttavia, i aumenti sono più pronunciati per coloro la cui classe di merito è inferiore, con un aumento annuo del 10,4% per i conducenti in classi successive alla prima. Inoltre, causare un incidente che comporta un peggioramento di due classi di merito può tradursi in un notevole aumento dei costi assicurativi per l’anno successivo.
Disparità territoriali
Le disparità territoriali giocano un ruolo significativo nella determinazione dei premi assicurativi. Le province con una maggiore incidenza di incidenti e frodi assicurative, come Napoli, Prato e Caserta, registrano premi medi più elevati, con cifre che superano i 500 euro all’anno. Al contrario, le regioni con minori rischi e un minor numero di sinistri, come Enna, Oristano e Aosta, godono di premi assicurativi più contenuti, con cifre che si attestano sotto i 300 euro annui.
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