Il reddito alimentare è finalmente una realtà in Italia, una misura che si propone di combattere la povertà e l’emergenza alimentare nel Paese. Promosso dal Ministero del Lavoro, questo programma si basa sulla redistribuzione degli eccessi alimentari dei supermercati alle persone che ne hanno maggiormente bisogno, riducendo gli sprechi e offrendo un sostegno concreto a chi versa in condizioni di disagio economico.
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Cos’è il reddito alimentare?
Il reddito alimentare prevede la distribuzione gratuita di prodotti alimentari invenduti dai negozi della grande distribuzione, che altrimenti sarebbero destinati allo spreco. Questi prodotti, spesso perfettamente consumabili ma confezionati in modo difettoso o prossimi alla scadenza, vengono raccolti e inclusi in pacchi alimentari destinati alle famiglie in difficoltà economica.
Come fare domanda?
Attualmente, le Città Metropolitane di Genova, Firenze, Napoli e Palermo stanno avviando le prime sperimentazioni, aprendo la strada a possibili estensioni su scala nazionale. Per partecipare, è necessario presentare proposte progettuali entro il 31 marzo 2024 all’indirizzo email supporto.redditoalimentare@lavoro.gov.it, indicando i dati personali richiesti.
Quando richiedere il reddito alimentare?
Al momento, non è richiesta una domanda formale per accedere al reddito, ma è possibile presentare proposte progettuali per partecipare alle sperimentazioni in corso. Le persone in condizioni di difficoltà economica verranno individuate dai Comuni di residenza, seguendo criteri simili a quelli della Carta Risparmio Spesa.
Chi può ottenerlo?
Il Reddito Alimentare non consiste in un bonus in denaro, ma in un pacchetto di generi alimentari essenziali. Possono beneficiarne i soggetti segnalati dalle Organizzazioni partner Territoriali (OpT) della distribuzione del programma FEAD, oltre ad altri individui identificati dai servizi sociali territoriali o da organizzazioni del Terzo Settore.
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