Con l’arrivo dell’anno 2024, il panorama delle detrazioni fiscali subisce un nuovo cambiamento significativo, lasciando spazio al Superbonus al 70%. Dopo il trionfo del Superbonus al 110%, questa nuova formula promette comunque vantaggi fiscali notevoli, ma con alcune modifiche sostanziali.
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Superbonus al 70%: cosa cambia
A partire dall’1 gennaio 2024, il Superbonus al 110% sarà relegato al passato, fatta eccezione per le zone colpite dal terremoto in Centro Italia. Il nuovo Superbonus al 70% diventa protagonista, introducendo una detrazione fiscale più contenuta ma comunque rilevante. Le modifiche non riguardano solo la percentuale di recupero, ma anche i requisiti per poterne beneficiare.
Accesso esclusivo per i condomini
La differenza più significativa è l’accesso esclusivo al Superbonus al 70% riservato ai condomini. Nel corso del 2025, la detrazione si ridurrà ulteriormente al 65%, per poi concludersi nel 2026. Riguardo all’ecobonus per i condomini, questo rimarrà valido fino al 2024, a condizione che la domanda edilizia sia stata presentata entro il 16 febbraio 2023. Inoltre, copre una spesa massima di 40 mila euro per l’isolamento termico delle parti comuni.
Scadenze e incentivi continuati
Coloro che hanno avviato lavori edilizi entro il 30 settembre 2022, con un avanzamento del 30%, e chi ha iniziato i cantieri nel 2023, dovrà completare le spese entro la fine dell’anno. Nel caos degli incentivi, il Governo ha prorogato fino al 2024 il bonus per le barriere architettoniche al 75%. Questo incentivo, molto richiesto, non solo offre una percentuale interessante ma fornisce anche sconti in fattura o la cessione del credito senza restrizioni.
Sismabonus: una resistenza strutturata
Per le regioni dell’Italia Centrale colpite dal terremoto del 2016, sia il Superbonus al 110% che il Sismabonus rimangono attivi. Quest’ultimo consente una detrazione del 50% sulle spese di messa in sicurezza antisismica fino al 31 dicembre 2024, con un costo massimo di 96 mila euro per unità immobiliare.
La detrazione aumenta al 70-80% per interventi che riducono il rischio sismico di 1 o 2 classi e arriva all’80-85% per lavori sulle parti comuni di edifici condominiali. Resta in vigore anche il Sismabonus acquisti, dedicato a chi acquista un edificio terremotato da demolire e ricostruire, permettendo una detrazione del 75-85%.
Incentivi attivi fino al 2024
Fino al 31 dicembre 2024, rimangono attivi il bonus base del 50% (successivamente ridotto al 36%), il bonus verde al 36%, e il contributo mobili (massimo 5 mila euro) da collegare a un’opera di ristrutturazione.